Gran finale del Terni Film Festival con il Focus Ucraina e Dante

Sarà l’Ucraina al centro della giornata conclusiva del Terni Film Festival 2022, domenica 20 novembre.

Tanti gli appuntamenti del focus che durerà l’intera giornata e si aprirà alle 14.30 con una preghiera per la pace presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu presso la chiesa di Santa Maria Regina con la presenza della comunità ucraina di Terni.

Si proseguirà poi all’interno del cinema Politeama. Alle 15.30 il film Carol of the Bells di Olesya Morgunets-Isaenko, seguito alle 17.30 Gli altri rifugiati, documentario che il giovane regista palestinese Mohammed Almughanni ha girato al confine con la Polonia e da cui è stata tratta anche la mostra fotografica allestita al Cenacolo San Marco fino al 16 dicembre.

Il pomeriggio prevede anche incontricanti danze provenienti da uno dei più importanti granai del mondo, curati dalla comunità ucraina che presenterà anche prodotti di artigianato.

Non mancherà un appello alla pace, con la canzone I due Vladimiro scritta e cantata dal direttore di Istess Teatro David Riondino con l’accompagnamento delle note di sabbia di Gabriella Compagnone.

A chiudere il focus, come da tradizione, la degustazione – gratuita – di prodotti tipici all’interno dello stesso cinema Politeama, dove sarà possibile conoscerei sapori e le tradizioni culinarie dell’Ucraina.

A concludere il festival sarà un appuntamento esclusivo con “il più classico dei classici”: La corazzata Potemkin, che non dura “18 bobine” come sostiene Paolo Villaggio ne Il secondo tragico Fantozzi, ma solo 75 minuti. E inoltre “non è ‘una cagata pazzesca’  ma un film bellissimo che ha scritto la storia del cinema, diretto da un poco più che ventenne Sergej M. Eisenstein, che era in realtà un personaggio molto esuberante e non quel serio intellettuale dipinto da molti. D’altronde la scena più famosa del film, e oggetto della parodia fantozziana, è quella che si svolge su una scalinata di Odessa, una delle città simbolo dell’attuale resistenza del popolo ucraino.

Insomma l’occasione per sfatare un po’ di luoghi comuni e riscoprire un grande capolavoro in una versione totalmente inedita: quella sonorizzata da Edison Studio, che non propone un semplice accompagnamento musicale, ma una vera e propria esperienza sensoriale.

Il sipario su questa diciottesima edizione del Festival calerà definitivamente con Dante, poeta arrogante, corto scritto da Arnaldo Casali e diretto da Riccardo Leonelli, Filippo Lupini e Nicolò Monghini prodotto da Istess Cinema come parte dello spettacolo teatrale che aveva concluso l’anno scorso la kermesse, e che viene presentato per la prima volta come vera e propria opera cinematografica, che racconta in modo divertito e divertente episodi poco conosciuti della vita del Sommo Poeta. Una biografia basata rigorosamente su fonti storiche e aneddotiche medievali. Si tratta, peraltro, della prima opera cinematografica prodotta sulla vita di Dante Alighieri, che ha anticipato di un anno il film di Pupi Avati.