Abbracci, legami e brand. Il rilancio del santo Patrono

di Riccardo Marcelli

E’ una sensazione. Ma il primo San Valentino sotto l’egida di monsignor Soddu ha regalato qualche spunto di vitalità che sembrava assopita. Sarà stato pure il fatto che quest’ anno la ricorrenza del patrono è coincisa con un week-end lungo, sta di fatto che tanti sono stati gli spunti di interesse che hanno dato il senso di una nuova ripartenza. Con le parole dello scrittore, poeta Franco Arminio: Buttatevi ad abbracciare Terni. Provate ad avere una storia d’amore con la vostra città. In Basilica la messa celebrata da monsignor Domenico Sorrentino suggella il legame tra San Feliciano, patrono di Foligno, che consacrò vescovo Valentino. È anche in questo modo che si annodano quei legami che monsignor Francesco Antonio Soddu fin da subito ha detto di voler creare nel segno del bene comune. Attorno alla basilica c’è il consueto brulichio di persone pronte a mettersi in fila rispettando la normativa anti Covid ancora esistente per regalare una preghiera al santo patrono. Una volta usciti dalla chiesa non c’è che l’imbarazzo della scelta. C’è chi si sottopone ad uno scatto attorno ad un cuore rosso con sfondo la facciata, chi spende cinque euro alla consueta pesca di beneficenza. Poi la passeggiata alla fiera che continua ad interessare sempre la gente. Gente che si riversa nelle vie del centro per la chiusura di Cioccolentino che ha compiuto la maggiore età.

GLI AMBASCIATORI Sempre in Basilica è stato inserito nel registro degli ambasciatori di San Valentino del Centro culturale valentiniano Sandro Picciolini. Il titolo di ambasciatore, infatti, viene conferito dal direttivo dell’associazione a chi ha mostrato un forte legame con gli ideali del patrono. È al Cenacolo San Marco, però, che proseguono le attività culturali. Così Simona Angeletti racconta la sua sfida per trasformare il Patrono in un brand, mentre Andreas Steiner, direttore del mensile Medioevo, spiega perché nel numero di febbraio ha dedicato un dossier di 21 pagine a San Valentino. A far gli onori di casa, naturalmente Arnaldo Casali che insieme ad Ermanno Ventura, Direttore della commissione problemi sociali del lavoro giustizia e pace della diocesi, hanno rivelato di voler riproporre il Premio San Valentino. Così nel 2022 in questa ripartenza su volontà del vescovo monsignor Soddu è stato assegnato a Giandonato Salvia. Un giovane che ha ideato l’AppAcutis in onore di Carlo Acutis, in cui è in corso la causa di Santificazione. Tra l’altro Salvia ha ricevuto il titolo di Cavaliere da parte del Presidente della Repubblica Mattarella per il suo contributo nella promozione di un uso sociale delle nuove tecnologie. La premiazione avverrà in una data ancora da decidere ma che conferma, se ce ne fosse ulteriore bisogno, che c’è voglia e determinazione di lanciare l’immagine e il valore del Santo Patrono.

Il gran finale c’è stato con David Riondino che ha presentato in anteprima assoluta la prima puntata dell’edizione valentiniana del suo TgSuite, telegiornale in cui le notizie vengono cantate, un progetto realizzato dalla sezione Istess Teatro con il sostegno della Fondazione Carit. Altro centro nevralgico è stato il Caos. Dove la serata è andata in scena la 31esima edizione del premio San Valentino Un gesto d’amore.

(Il Messaggero)