Alessandro D’Alatri apre il Terni Film Festival

Sono stati Alessandro D’Alatri, Krzysztof Zanussi e Riccardo Leonelli i protagonisti  dell’anteprima del Terni Film Festival, organizzato dall’Istess in collaborazione con l’associazione San Martino e il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, in programma sabato 22 maggio alle 16 al Cinema Politeama Lucioli di Terni.

La serata, dedicata al tema del cinema e lavoro in occasione del quarantesimo anniversario della visita alle acciaierie di Terni di Giovanni Paolo II, chiude il programma degli eventi valentiniani della Diocesi di Terni Narni Amelia e si è aperta con la proiezione di La febbre di Alessandro D’Alatri.

Interpretata da Fabio Volo con Valeria Solarino, Cochi Ponzoni e Arnoldo Foà, la commedia racconta il grande dilemma se inseguire i propri sogni o il posto fisso e prende di petto questioni come quelle della meritocrazia.

A commentare il film è stato lo stesso regista, che ha svelato alcuni retroscena sulla lavorazione del film e sulle ripercussioni che hanno avuto sulla sua carriera. Una carriera tutta incentrata su una libertà e un anticonformismo pagate spesso anche a caro prezzo.

Nato a Roma nel 1955, Alessandro D’Alatri ha debuttato da bambino recitando in teatro con Luchino Visconti e da adolescente ha interpretato, tra l’altro, Il giardino dei Finzi Contini di De Sica. Passato dietro alla macchina da presa, lavora in pubblicità dirigendo i più celebri spot degli anni ’80 e ’90 e diventa uno dei più importanti registi italiani della sua generazione con Senza pelle con cui lancia, nel 1995, Kim Rossi Stuart.

Debutta in televisione nel 2019 con I bastardi di Pizzo Falcone a cui fa seguito – nel 2021 – Il commissario Ricciardi, di cui commenterà il backstage. Attualmente è sul set della fiction Un professore con Alessandro Gassman, il cui cast sarà in parte presente all’incontro di Terni.

L’incontro con Alessandro D’Alatri è stato seguito dalla prima del corto Frate foco e frate lago, che racconta il passaggio di Francesco d’Assisi sul lago di Piediluco e l’operazione subita agli occhi a Fonte Colombo.

Diretto dal regista ternano Filippo Lupini e interpretato da Riccardo Leonelli, il corto è stato prodotto dallo stesso Terni Film Festival e nasce dalla forzata chiusura dei teatri di ottobre.

“Oltre a chiudere i cinema e bloccare le produzioni – spiega Arnaldo Casali, direttore artistico del festival e autore della sceneggiatura – la pandemia ha impedito anche all’edizione 2020 del festival di andare in scena in presenza: così i film sono stati presentati online, gli ospiti si sono collegati via streaming, e lo spettacolo teatrale Sulle orme del Giullare di Assisi è diventato un cortometraggio pubblicato online e ora presentato per la prima volta al cinema”.

La proiezione apre il focus francescano del festival, che prosegue domenica 23 al santuario di Santa Maria delle Grazie con lo spettacolo Sulle orme del Giullare di Assisi interpretato da Leonelli insieme a Marialuna Cipolla e a Francesco Salvi, e che si conclude venerdì al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II di Roma, con l’incontro con Liliana Cavani e Cristiana Capotondi.

A chiudere la serata di sabato è stato il presidente onorario del festival: Krzysztof Zanussi, che presenta Da un paese lontano, il primo film mai realizzato su Karol Wojtyla, uscito nel 1981: proprio lo stesso anno dell’attentato, della visita a Terni e della fondazione del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, che da quest’anno è tra i promotori del festival.

Tra i più grandi maestri del cinema polacco, Zanussi  ha visto il festival di Venezia nel 1984 con L’anno del sole quieto e ha lanciato Krzysztof  Kieslowski e Agnieszka Holland, di cui ha prodotto numerosi film. Amico personale di Giovanni Paolo II, ha girato un film tratto da una sua opera teatrale – Fratello del nostro Dio – e fatto parte per molti anni del Pontificio Consiglio per la cultura.

Il festival Popoli e Religioni proseguirà a Terni fino al 29 maggio con la proiezione dei film in concorso e ospiti come Alessandro D’Alatri, Federico Ielapi, Fabio Ferrari, Maria Grazia Cucinotta, Angelo Longoni, Francesco Salvi, Catherine McGilvray, David Riondino, Giulio Base, Eugenio Bennato, Luca Parmitano, Adelmo Togliani, Giorgia Surina  e David Zed, e si concluderà il 30 maggio a Vacone in Sabina con visite guidate al santuario di Vescovio e l’eremo di San Cataldo e altri eventi.

Alcuni focus saranno dedicati all’intelligenza artificiale e alla sua applicazione nella medicina, con la presentazione del robot in grado di diagnosticare il Covid dalla voce, alla crisi in medio oriente e alla guerra in Armenia (attraverso la testimonianza degli organizzatori del Fresco Film Festival) e alla figura di Franco Battiato, che ricevette l’Angelo alla carriera nel 2007.

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