Popoli e religioni

Il festival “dimenticato” dall’assessore Tedeschi

editoriale

di Stefania Parisi

In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dell’assessore Daniela Tedeschi in occasione della presentazione della manifestazione Terni Roadside devo esprimere apprezzamento per il protagonismo che dimostra nel voler far crescere turisticamente e culturalmente questa città; non posso non notare con amarezza, però, come, nel sottolineare la presenza di importanti manifestazioni culturali nella nostra città, l’assessore abbia “dimenticato” il festival Popoli e Religioni, che da 12 anni si realizza con grande successo con una portata internazionale.

Come si fa a dire che “Il” festival della città è “Terni on”, ovvero la Notte bianca, ignorando l’unico festival propriamente detto presente in città, che anche sotto il profilo turistico funge da volano privilegiato per la valorizzazione del nostro territorio?

Decine di artisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, che intervengono ogni anno al festival hanno infatti l’opportunità di conoscere ed esportare le eccellenze del territorio umbro.  Alcuni di essi  si sono letteralmente innamorati di questa terra, divenendone ambasciatori in tutto il mondo. E come dimenticare Paolo Consorti, che dopo aver vinto il festival nel 2014 e aver presieduto la giuria nel 2015 ha realizzato un progetto interamente dedicato alla figura di San Valentino?

Da dieci anni il festival è gemellato con altre due manifestazioni analoghe presenti a Zamosc, in Polonia e a La Salette in Francia con un continuo scambio culturale che contribuisce a far conoscere Terni e l’Umbria e le loro eccellenze artistiche, gastronomiche e paesaggistiche in Francia e in Polonia. Caratteristica del festival, inoltre, sin dalla prima edizione, è stata la valorizzazione delle risorse artistiche locali inserite all’interno di una cornice di respiro internazionale: oltre ad aver inaugurato alcune edizioni negli studiosi di Papigno nel corso degli anni il festival ha promosso opere realizzate in Umbria seguendone l’intera lavorazione, dalla sceneggiatura al film finito: tra queste ricordiamo Il sole nero di Zanussi, Francesco di Liliana Cavani e La mia famiglia a soqquadro di Max Nardari, ha ospitato artisti umbri di fama nazionale e internazionale come Lucilla Galeazzi, Alessandro Brustenghi e Marialuna Cipolla e nell’edizione 2015 ha dedicato un’intera categoria alla promozione della città di Terni nell’ambito della candidatura a Città italiana per la cultura, senza – peraltro – ricevere nemmeno un centesimo di contributo da parte del Comune di Terni. La “dimenticanza” dell’assessore Tedeschi – quindi – è purtroppo in questo coerente con l’indifferenza che la Giunta Di Girolamo sta avendo per questa manifestazione, premiata anche con la Medaglia del Presidente della Repubblica ma ignorata dai finanziamenti comunali.

(dal Nuovo Corriere Nazionale di martedì 31 maggio 2018)