Popoli e religioni

Natale tra Popoli e Religioni

Cinque appuntamenti tra tra cinema, musica, letteratura e arte per raccontare il Natale. Li ha organizzati  l’Istess tra il 20 dicembre e il 6 gennaio al Museo Diocesano e al Cenacolo San Marco nell’ambito del progetto cinematografico Popoli e Religioni, ideale prosecuzione del festival che si è svolto con grande successo nel mese di novembre, con due concerti, due serate con cinema e reading e una mostra di presepi.

Ad aprire i quattro eventi natalizi al Museo Diocesano è stato uno dei più grandi nomi della musica folk a livello internazionale: la ternana Lucilla Galeazzi che domenica 20 dicembre alle 18.30 si è esibita con il suo coro Canti e-Terni e la partecipazione di Fiordispina in un concerto di canti natalizi della tradizione popolare italiana.

Galeazzi, che al festival Popoli e Religioni ha consegnato il premio alla carriera ad Ascanio Celestini, ha fondato nella sua città il Coro di canti popolari che ha la sua sede proprio nel Cenacolo San Marco, quartier generale dell’Istess.

Il giorno di Santo Stefano alle 21 si è invece svolta una serata cine-letteraria in cui sono stati svelati i retroscena della nascita dei grandi classici della musica natalizia.

In Xmas Remix, reading per voci e musica dal vivo tratto dal libro Il giorno di Natale di Arnaldo Casali, Martina Stella, Costanza Farroni, Emanuele Cordeschi ed Emanuele Grigioni hanno raccontato la genesi di canzoni come Happy Xmas di John Lennon, White Christmas di Bing Crosby, Tu scendi dalle stelle Silent Night (conosciuta in italiano come Astro del ciel).

A seguire, l’anteprima nazionale del film Stille Nacht di Christian Vuissa, incentrato proprio sulla nascita – nel XIX secolo – del più celebre canto natalizio.

Ad aprire il nuovo anno è stato invece, sabato 2 gennaio 2016 alle 17.30 Un concerto per un nuovo anno dell’Ensemble delle Colline Umbre con la soprano Heidi Hornlein e i flauti di Hermelyn Meinardi e Graham Hunt.

Il programma ha visto musiche composte tra il XV e il XVIII secolo da Jacques Hotteterre le Romain, Tylman Susato, John Dowland. Guilluame Dufay, John Wilbye, Thomas Morley e Canzoni tradizionali natalizie.

Heidi Hörnlein. Dal 1978 soprano nel coro RIAS di Berlino, solista concertistica in Germania, ha studiato Opera Lirica Italiana a Roma nel 1987 ed è insegnante di voce e terapista per voce da più di 20 anni in Italia con centinaia di studenti. È stata maestro del coro della Chiesa Luterana Tedesca a Roma per 15 anni. Hermelyn Meinardi olandese, medico, suona il flauto dolce soprano da quando aveva 6 anni, e in seguito ha studiato flauto alto e flauto traverso. A 18 anni sceglie di diventare medico dedicando sempre molto tempo alla musica classica, suonando in diverse orchestre sinfoniche studentesche-amatoriali, e diverse ensemble per fiati, trio e sestetto. Graham Hunt, inglese, suona il flauto dolce da 60 anni. Dopo aver studiato la cornamusa scozzese e suonato il sassofono in una band rock ha riscoperto la magia dell’umile flauto. (Fare esercizi con i due primi in un appartamento a Londra non era gradito dai coinquilini). Malgrado abbia viaggiato il mondo per il suo lavoro non ha mai esperimentato una sensazione che equivalga a suonare insieme a Hermelyn e Heidi.

A chiudere le feste nel segno della pace a cento anni dall’inizio della Prima guerra mondiale – martedì 5 gennaio 2016 alle 21 – è stata infine  la serata dedicata alle tregue di Natale organizzate dai soldati nemici e non autorizzate dai vertici militari nel 1914 e nel 1915.

Il reading Natale in Trincea di Arnaldo Casali con Martina Stella, Emanuele Cordeschi ed Emanuele Grigioni racconta  – attraverso lettere di soldati e documenti originali – la pace esplosa il giorno di Natale al fronte, soffermandosi, nello specifico sulla genesi della Preghiera semplice attribuita a san Francesco ma composta in realtà proprio durante la Grande Guerra, e sulle vicende di due soldati del territorio ternano: il falegname di Collescipoli Ezio Cappelli e il seminarista di Attigliano Vincenzo Lojali, che diventerà poi l’ultimo vescovo di Amelia.

A seguire la proiezione del film Joeyeux Noel – una verità dimenticata dalla storia di Christian Carion, già presentato con successo all’edizione 2014 del festival Popoli e Religioni, che affronta lo stesso episodio attraverso il punto di vista dei soldati inglesi, francesi e tedeschi.

Nel frattempo, fino al 6 gennaio al Museo Diocesano è stata allestita la mostra di presepi tradizionali organizzata in collaborazione con gli Amici del presepio che raccoglie autentici gioielli dell’arte realizzati da 18 artisti del territorio.