Il Cantico delle Creature a 800 anni dalla composizione
Una giornata di storia, teologia, musica, teatro e cinema per celebrare gli 800 anni del Cantico delle Creature.
La organizza l’Istituto di Studi Teologici e Storico-Sociali con la collaborazione del Conservatorio di Terni sabato 10 maggio al Cenacolo San Marco di Terni a partire dalle 16.30.
Divisa in due momenti, la giornata vedrà nel pomeriggio un convegno moderato da Lilia Sebastiani con protagonisti il teologo francescano Domenico Paoletti e lo storico francescanista Marco Bartoli.
La sera, a partire dalle 21, ci sarà invece l’ensemble di Musica Medievale del Conservatorio Briccialdi, che proporrà Laudes Creaturarum. La musica dei secoli XII e XIII intorno al Cantico di frate Sole.
Alla serata interverrà anche l’attrice Cecilia Di Giuli, che proporrà una lettura filologica della prima poesia umbra e Alessandro Brustenghi, frate francescano e tenore, che ha ricostruito la melodia perduta del Cantico, scritta dallo stesso Francesco.
Brustenghi e Di Giuli, nei rispettivi ruoli di Francesco e Jacopa, sono anche interpreti del film La Stella di Greccio di Arnaldo Casali (dedicato alla nascita del presepio) e del seguito La leggenda dei tre compagni, dedicato proprio alla composizione del Cantico di Frate Sole, che sarà protagonista di una “sorpresa” cinematografica a chiusura della serata.
Francesco d’Assisi ha composto il Cantico di frate Sole, universalmente riconosciuto come la prima poesia della letteratura italiana, nel 1225 durante un soggiorno nel monastero di San Damiano ad Assisi. Secondo le fonti il Santo aveva affidato una bozza della lirica a frate Pacifico detto “Il Re dei versi”, un ex giullare che gli ha dato la forma attuale, mentre la musica era stata composta dello stesso Francesco.
Il Poverello voleva che il canto fosse intonato dai frati nelle piazze, “come veri Giullari del Signore” i quali come ricompensa dovevano chiedere un po’ di penitenza.
Le due strofe finali sono state aggiunte invece, successivamente: quella sul perdono in occasione di un conflitto tra il Podestà e il Vescovo di Assisi, mentre quella sulla morte negli ultimi giorni di vita del Santo.