Popoli e Religioni – Terni Film Festival indaga sulle metamorfosi

Indaga le metamorfosi, il festival cinematografico Popoli e Religioni di Terni, la cui tredicesima edizione è in programma dal 10 al 20 novembre tra il Cityplex Politeama, Palazzo Gazzoli, la Bct e il Cenacolo San Marco.

Metamorfosi individuali, sociali, ambientali, economiche e politiche: si parte dai gradi classici: Franz Kafka (con il film di Alex Swanton presentato in anteprima nazionale) e Ovidio (con lo spettacolo di David Riondino e la sand artist Gabriella Compagnone per voce, musica e sabbia); ma si affronterà la metamorfosi sociale, con il ruolo della donna raccontato con ironia dalla cabarettista Annalisa Aglioti, celebre per il personaggio della “Moglie modello” e membro della giuria internazionale; la metamorfosi del pianeta Terra, con la conseguenza più spaventosa e imprevedibile: il terremoto (un film, un corto in concorso e un omaggio a Norcia).

Non mancheranno le metamorfosi politiche in atto in Europa, a cominciare dal caso Catalogna, da cui viene Miriam Diez Bosch dell’Osservatorio Blanquerna di Comunicazione, Religione e Cultura di Barcellona  ma anche la Sicilia (con il documentario in concorso Viaggio a sud) e la Polonia (il nuovo film di Jerzy Stuhr, che apre il festival sabato 11) mentre al caso Terni (città in metamorfosi, ma verso cosa?) sarà dedicato l’incontro di lunedì 13 pomeriggio in biblioteca.

Ovviamente si torna a parlare di Isis, islam e terrorismo, con molti film in concorso prodotti in Russia, Iran e Iraq (a partire da Chocolate Wind, che racconta i foreign fighters) e l’incontro con un uno dei massimi esperti in materia come Franco Cardini, che riceverà l’Angelo alla carriera.

Tra i film più suggestivi dedicati alla metamorfosi, anche un corto realizzato con l’arte del collage dedicato alle origini di King Kong, mentre delle metamorfosi generate dalla tecnologia parla La macchina umana di Adelmo Togliani. Sulla metamorfosi dell’informazione e della comunicazione è incentrata la serata sulla post-verità che vedrà protagonisti il re delle bufale Ermes Maiolica e la giornalista di Repubblica Cristina Nadotti mentre a quelle dell’economia è dedicata la serata sulle StartUp innovative (con Matteo Achilli, fondatore di Egomnia e le premiazioni della “Start Cup” promossa dall’Università di Perugia) fino alla metamorfosi della famiglia con il film La mia famiglia a soqquadro di Max Nardari, dove un bambino cerca di far divorziare i genitori perché è l’unico in classe che ce li ha ancora insieme.

La metamorfosi del corpo umano sarà affrontata sotto molte sfaccettature: le mutazioni genetiche dovute alle radiazioni nucleari del disastro di Chernobyl, l’anoressia, gli effetti dell’eroina, la questione gender, le problematiche connesse alla pubertà, mentre sulla più celebre metamorfosi fisica del mondo dello spettacolo è incentrata la serata dedicata a Michael Jackson.

Tra gli eventi in programma, una serata dedicata al “Vangelo secondo i Simpson” con Brunetto Salvarani e una sui corridoi umanitari, ma anche l’istituzione del premio “Gastone Moschin” per il cinema in Umbria, che andrà quest’anno a Luca Manfredi per In arte Nino nel corso di una serata che vedrà anche la prima visione assoluta dell’ultima interpretazione del grande attore narnese di adozione, realizzata per un corto scritto dallo stesso direttore del festival Arnaldo Casali.

Il focus è dedicato quest’anno all’India. Il paese, che celebra quest’anno i 70 anni dell’indipendenza,  è presente al festival con 7 film, 2 concerti, una mostra realizzata in collaborazione con l’ambasciata dell’Unione Europea, un reportage realizzato dallo stesso festival a New Delhi e la partecipazione della comunità indiana ternana e l’Unione induista italiana con danze sikh e una cena con piatti tipici.

Come ogni anno, oltre al concorso, alle retrospettive e agli eventi il festival propone matinée per le scuole e proiezioni per i detenuti (quest’anno con due film realizzati in carcere con la partecipazione di Andrea Sartoretti, e diretti da Alessandro D’Alatri). Non manca la musica, con il concerto della pianista Lucrezia Proietti e la proiezione di Le tre età di Buster Keaton con la musica composta e diretta da Rafal Rozmus ed eseguita dal vivo da un’orchestra di sette elementi.

Oltre 70 gli ospiti attesi: tra questi Gaia De Laurentis (che torna in città a quindici anni da Sei forte maestro) e Isabella De Bernardi (la celebre hippie di Un sacco bello, qui nelle vesti di autrice di un corto in concorso sull’immigrazione), ma anche molti giovani attori talenti del cinema italiano come Cristina Puccinelli, Sarah Maestri, Bianca Nappi e Stefano Fresi. Un pomeriggio sarà infine dedicato a san Massimiliano Kolbe, francescano polacco morto ad Auschwitz e molto legato al territorio ternano (aveva passato un’estate ad Amelia, ospite del vescovo, nel 1918) protagonista del film in prima nazionale Due Corone.

Tra gli ospiti di questa edizione anche Sarah Maestri, Stefano Fresi, Bianca Nappi, Isabella De Bernardi, Paolo Graziosi e Bernadette Schramm, responsabile del progetto cinematografico sui rifugiati politici delle Nazioni Unite.

I premi della tredicesima edizione di Popoli e Religioni – Terni Film Festival saranno assegnati da tre giurie: la giuria internazionale presieduta da David Riondino (vincitore della scorsa edizione con il documentario Il papa in versi), la giuria Signis (l’agenzia cattolica internazionale per la comunicazione) e la giuria della rivista protestante Confronti, che sarà presieduta da Goffredo Fofi. Sono previsti inoltre i premi per la regia, l’interpretazione, la sceneggiatura, la colonna sonora, la fotografia e gli effetti e – per la prima volta dopo 7 anni – il premio del pubblico, che potrà votare sul sito internet del festival.

L’Angelo alla carriera andrà, oltre che a Franco Cardini, a Katia Malatesta, direttore del festival Religion Today di Trento, il primo festival interreligioso italiano, che ha compiuto quest’anno vent’anni.

Il concorso vede in gara 14 documentari, 30 cortometraggi e 8 film provenienti da tutto il mondo.

“Giunto alla tredicesima edizione – commenta il direttore artistico Arnaldo Casali – il Terni Film Festival può dire di aver assunto una dimensione davvero internazionale senza aver perso, però, la sua identità italiana e umbra”. Popoli e Religioni proporrà in tutto 85 opere cinematografiche che vedono rappresentati tutti e cinque i continenti,  mantenendo però il focus sul cinema europeo e restando un punto di riferimento per il cinema italiano e per i cineasti umbri.

L’Italia fa la parte del leone con 35 film seguita da Gran Bretagna (7), India (7), Stati Uniti (5), Polonia, Iran, Iraq e Israele (3), Russia, Serbia e Sudafrica (2) e infine Marocco, Kazakhstan, Germania, Sri Lanka, Finlandia, Australia, Canada, Malawi, Ucraina, Birmania, Francia, Croazia e

Spagna con un film a testa. L’Umbria, da parte sua, è presente con 5 film.

Il festival è organizzato dall’Istituto di Studi Teologici e storico-sociali di Terni con la collaborazione della Conferenza Episcopale Umbra, il contributo della Fondazione Carit e della Regione Umbria e il patrocinio del Pontificio Consiglio per la cultura. Da tre anni riceve la Medaglia del Presidente della Repubblica.

Tutti gli eventi del festival saranno trasmessi in diretta sulla pagina facebook di Popoli e Religioni.